NOTIZIE ECONOMICHE
L' ECONOMIA NEL PRIMO TRIMESTRE 2015 DELLA PROVINCIA DI PALERMO
Dopo un lungo periodo di arretramento, il primo trimestre del 2015 mostra un qualche rafforzamento del sistema imprenditoriale della provincia.
Le iscrizioni superano del 13% le cessazioni (d'ufficio), mentre anche l'andamento tendenziale non è negativo: le iscrizioni sono diminuite del 7,5%, le cessazioni sono diminuite di un superiore 19,5%. Il saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni è causato principalmente dalle società di capitali che hanno registrato un numero di iscrizioni quasi doppio di quello delle cessazioni.
Anche le imprese individuali mostrano una nati-mortalità positiva.
L'andamento della crisi di impresa è piuttosto stabile: rispetto al primo trimestre 2014 i fallimenti e le altre procedure concorsuali sono aumentati dell' 1,5%; mentre la variazione delle aziende entrate in scioglimento e liquidazione è molto vicina allo zero.
Rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, le iscrizioni di nuove imprese "femminili" e di quelle "giovanili" diminuiscono: le prime del 5% e le seconde del 7,5%.
Le imprese "straniere'', invece, sono in aumento di poco più del 4%.
Sul fronte dell'occupazione, le imprese palermitane mostrano ancora una significativa riduzione degli addetti pari al -1,8%.
Nelle imprese di capitali, l'occupazione è in crescita del 4,2%; al contrario, le società di persone subiscono una forte diminuzione del -4,5%.
Il 28% circa dell'occupazione è assorbita dal Commercio; un altro 16% circa da Servizi alle imprese; rilevante sul piano occupazionale rimangono il Manifatturiero e le Costruzioni con valori rispettivamente del 10% e di quasi il 9%.
Il Commercio si conferma il comparto più rilevante in termini di numerosità delle imprese operanti, seguito a notevole distanza da Agricoltura, Costruzioni e Servizi alle imprese.
Diminuisce di quasi l' 1% il numero di unità locali operanti nella provincia.
La bassa percentuale di unità locali di imprese non siciliane localizzate nella provincia (18%), evidenziano una debole capacità del territorio di attrarre attività produttive da altre regioni.
I Trasporti e spedizioni sono ilcomparto trainante.
Le imprese di questo aggregato realizzano il 27% e il 29% del valore della produzione e del valore aggiunto, e il 41% e il 64% dell'Ebit e dell'utile ante imposte.
L'analisi dei risultati economici per classi dimensionali evidenzia la forza delle "grandi" imprese che, pur essendo numericamente solo lo 0,4% del campione (30 casi), realizzano il 38% del valore della produzione, e quasi il 44% del valore aggiunto.
Buone sono anche le performance delle "medie", mentre molto deboli sono quelle delle "micro".
Osservando l'andamento dell'occupazione nel 2014, si conferma ulteriormente la debolezza delle "micro" aziende che subiscono una contrazione del 5,8%, quasi doppia di quella osservata complessivamente.
Le "grandi" hanno un peggioramento, ma solo dell' 1,6%.
Le "piccole" hanno un andamento incoraggiante, con un aumento dell'l,7%.
Solo le "medie" si rivelano un "motore" occupazionale, registrando una crescita del 4,3%.
Le iscrizioni superano del 13% le cessazioni (d'ufficio), mentre anche l'andamento tendenziale non è negativo: le iscrizioni sono diminuite del 7,5%, le cessazioni sono diminuite di un superiore 19,5%. Il saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni è causato principalmente dalle società di capitali che hanno registrato un numero di iscrizioni quasi doppio di quello delle cessazioni.
Anche le imprese individuali mostrano una nati-mortalità positiva.
L'andamento della crisi di impresa è piuttosto stabile: rispetto al primo trimestre 2014 i fallimenti e le altre procedure concorsuali sono aumentati dell' 1,5%; mentre la variazione delle aziende entrate in scioglimento e liquidazione è molto vicina allo zero.
Rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, le iscrizioni di nuove imprese "femminili" e di quelle "giovanili" diminuiscono: le prime del 5% e le seconde del 7,5%.
Le imprese "straniere'', invece, sono in aumento di poco più del 4%.
Sul fronte dell'occupazione, le imprese palermitane mostrano ancora una significativa riduzione degli addetti pari al -1,8%.
Nelle imprese di capitali, l'occupazione è in crescita del 4,2%; al contrario, le società di persone subiscono una forte diminuzione del -4,5%.
Il 28% circa dell'occupazione è assorbita dal Commercio; un altro 16% circa da Servizi alle imprese; rilevante sul piano occupazionale rimangono il Manifatturiero e le Costruzioni con valori rispettivamente del 10% e di quasi il 9%.
Il Commercio si conferma il comparto più rilevante in termini di numerosità delle imprese operanti, seguito a notevole distanza da Agricoltura, Costruzioni e Servizi alle imprese.
Diminuisce di quasi l' 1% il numero di unità locali operanti nella provincia.
La bassa percentuale di unità locali di imprese non siciliane localizzate nella provincia (18%), evidenziano una debole capacità del territorio di attrarre attività produttive da altre regioni.
I Trasporti e spedizioni sono ilcomparto trainante.
Le imprese di questo aggregato realizzano il 27% e il 29% del valore della produzione e del valore aggiunto, e il 41% e il 64% dell'Ebit e dell'utile ante imposte.
L'analisi dei risultati economici per classi dimensionali evidenzia la forza delle "grandi" imprese che, pur essendo numericamente solo lo 0,4% del campione (30 casi), realizzano il 38% del valore della produzione, e quasi il 44% del valore aggiunto.
Buone sono anche le performance delle "medie", mentre molto deboli sono quelle delle "micro".
Osservando l'andamento dell'occupazione nel 2014, si conferma ulteriormente la debolezza delle "micro" aziende che subiscono una contrazione del 5,8%, quasi doppia di quella osservata complessivamente.
Le "grandi" hanno un peggioramento, ma solo dell' 1,6%.
Le "piccole" hanno un andamento incoraggiante, con un aumento dell'l,7%.
Solo le "medie" si rivelano un "motore" occupazionale, registrando una crescita del 4,3%.